Per combattere le truffe legate alla falsificazione dei loro prodotti le aziende sono sempre alla ricerca di nuovi metodi. La tutela legale del marchio è un aspetto essenziale e strettamente connesso al mercato globale, sempre più sconfinato. Riuscire ad arginare un fenomeno come quello della contraffazione consente di contrastare i relativi danni economici e d’immagine subiti non soltanto dall’azienda ma anche dai distributori nei vari settori professionali e commerciali.
I consumatori sono soggetti deboli, che spesso inconsapevolmente si trovano a fare i conti con articoli falsi il cui acquisto è in grado di mettere a rischio la loro salute e sicurezza. Il mercato parallelo che si viene a creare e sul quale circolano i prodotti falsificati comporta perdite milionarie in termini di fatturato per i produttori ufficiali, inoltre va a danneggiare l’Erario che non può incassare i tributi previsti.
Un circolo vizioso che occorre interrompere, ricorrendo ad artifici in grado di mettere al riparo la titolarità del marchio e i diritti ad essa connessi. Stiamo parlando in particolare del divieto di utilizzare un determinato ‘segno’ su prodotti e servizi da parte di soggetti terzi: un obiettivo che è possibile raggiungere attraverso l’impiego dei bollini olografici anticontraffazione, per loro essenza non replicabili. Questi strumenti si pongono come sigillo di garanzia legale e di sicurezza in relazione alla provenienza e alla produzione dei diversi oggetti, grazie all’altissimo livello di tecnologia contenuto nei macchinari necessari alla loro creazione e all’unicità dell’impianto.
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Ologrammi di sicurezza: quali garanzie offrono
L’obiettivo comune di tutte le aziende è tutelare il proprio marchio e i relativi prodotti, rendendoli subito riconoscibili come autentici. Un risultato che si ottiene proprio grazie agli ologrammi, che assicurano la qualità e la corretta distinzione di un oggetto originale. Consentono inoltre di mettere a segno un ulteriore presidio di legalità, attraverso la ‘brand control’: si può effettuare il monitoraggio di royalties e licensing, oltre a rendere possibile la tracciabilità del prodotto.
Per capire, in relazione al contrasto del danno economico legato all’immissione di oggetti falsi sul mercato, nel caso di produzioni su licenza – attraverso una verifica dei dati sull’assegnazione degli ologrammi – si può verificare la corrispondenza dei rapporti royalties. Non esiste un ‘segno’ che non possa essere trasformato in un ologramma. Tradotto: il livello di personalizzazione è altissimo e può essere messo a segno da portali di esperti come Ologrammi.com.
Gli ambiti applicativi sono i più diversi, la tutela viene assicurata a tutto tondo: dalla moda (l’ologramma, impossibile da non notare, si applica sul packaging come un’etichetta oppure sul cartellino), ai ticket per eventi musicali e di teatro (è una garanzia di originalità e inoltre semplifica i controlli), passando per il merchandising (il brand viene tutelato e può monitorare i prodotti) e gli ologrammi dedicati ai servizi per la pubblica amministrazione (permessi per disabili o per ZTL residenti ma non solo).
Una grande varietà di strumenti per la sicurezza: le principali tipologie
Oggi esiste una gran varietà di prodotti olografici: stanno riscuotendo successo per via delle alte capacità di produzione e delle prestazioni ottiche offerte dai materiali utilizzati (unite al boom delle attività di etichettatura, imballaggio e promozione). Le principali tipologie sono:
- adesivi (ad alta compatibilità e prodotti su bobine o foglietti ‘a quadrotta’)
- tamper (non removibili, si autodistruggono in caso di un tentativo di manomissione)
- cartellini olografici (massima sicurezza ed eleganza, abbinata al prodotto. L’effetto arcobaleno valorizza il brand).