Risarcimento danni da RCA, cosa c’è da sapere

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Spostarsi in auto, con lo scooter, trasportare merce con un furgone, può essere comodo e veloce ma non possiamo non dire che si corrono dei rischi. Negli ultimi anni i veicoli in circolazione su strada sono aumentati, e con loro anche i sinistri stradali. Grazie alla copertura assicurativa di cui sono dotati i vari mezzi (o almeno dovrebbero esserne dotati), è possibile richiedere il risarcimento per incidente. Ecco come effettuare una richiesta per risarcimento danni da RCA.

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Risarcimento danni RCA, cos’è

Si definisce risarcimento danni RCA quella somma che una compagnia assicurativa corrisponde ad un soggetto che a causa di un sinistro stradale ha subito dei danni (sia a cose che a persone, ma in questo caso analizziamo nello specifico l’ipotesi dei danni a cose). In termini tecnici (e giuridici) il sinistro rappresenta l’evento che ha provocato il danno e che dovrebbe essere coperto dalla polizza assicurativa. Si può avanzare richiesta risarcitoria sia alla compagnia assicurativa del veicolo danneggiante sia alla propria compagnia assicurativa (aderendo così alla pratica dell’indennizzo diretto).

Qualunque sia la Compagnia chiamata in causa, resta il fatto che si dovranno accertare le cause dell’incidente, si dovrà effettuare la stima del danno per poi liquidare il soggetto danneggiato.

La denuncia del sinistro

Per ottenere il risarcimento danni, bisogna presentare la denuncia del sinistro. Se sei pratico di burocrazia puoi anche muoverti in autonomia prendendo diretto contatto con la compagnia assicurativa. In alternativa puoi sempre affidarti ad un professionista (avvocato, patrocinatore stragiudiziale giusto per citarne alcuni) e farti seguire step by step.

Ad ogni modo nella denuncia di sinistro vanno riportati tutti i dati necessari per far luce su quanto accaduto. Vanno pertanto riportati luogo, data e ora del sinistro, generalità dei soggetti coinvolti, dinamica dell’evento, indicazioni sui danni, generalità dei testimoni e disponibilità a sottoporre il proprio veicolo a stima dei danni (gergalmente definita anche perizia).

La perizia

Dopo aver aperto il sinistro, la compagnia assicurativa nominerà un suo perito fiduciario che possa visionare il veicolo ed effettuare conseguente stima dei danni. A conclusione dell’esame peritale, e prima che siano trascorsi 60 giorni, la compagnia effettuerà la sua offerta al danneggiato, il quale ha facoltà di accettare, rifiutare oppure ignorare.

La “causa” dinanzi al Giudice

Anziché concludersi nel giro di qualche settimana, la richiesta di risarcimento danni può protrarsi per le lunghe. Decorsi infatti 60 giorni dal giorno in cui è stato denunciato il sinistro (ricorda che la denuncia si presenta a mezzo PEC o per raccomandata A/R), il danneggiato può adire le vie legali onde ottenere il totale risarcimento per i danni patiti. A tal proposito è doveroso evidenziare che se è pervenuta offerta che il danneggiato ha rifiutato, i tempi legali di liquidazione del danno saranno a dir poco lunghi (agire in  giudizio comporta infatti un dispendio di tempi, costi ed energie).

La pratica di indennizzo diretto

Come in precedenza anticipato, anziché interpellare la compagnia assicurativa del veicolo danneggiante, dal 1 febbraio 2007, si può fare ricorso al risarcimento diretto. Se insomma hai una polizza assicurativa stipulata da una compagnia che aderisce all’indennizzo diretto, puoi presentare denuncia di sinistro direttamente alla tua assicurazione. In termini di tempi non cambia assolutamente nulla, ma avrai una gestione più attiva e reattiva essendo tu un cliente oltre che un soggetto danneggiato.

Per presentare una richiesta di risarcimento diretto, c’è bisogno comunque di alcuni particolari requisiti. In primis l’incidente deve essere occorso in Italia, in secondo luogo entrambi i veicoli devono risultare identificati e assicurati (nonché immatricolati in Italia). In terzo luogo sia la compagnia del veicolo danneggiante sia la compagnia del tuo veicolo devono aver aderito alla Convenzione CARD (Convenzione tra gli Assicuratori per il Risarcimento Diretto).