Le fasi del ctu in tribunale: guida completa alla consulenza tecnica d’ufficio

ctu in tribunale

Il mondo della giustizia civile si avvale sempre più frequentemente di figure tecniche specializzate che affiancano il magistrato nella risoluzione di controversie complesse.

Tra questi professionisti, il Consulente Tecnico d’Ufficio rappresenta un pilastro fondamentale del sistema processuale italiano, fornendo quelle competenze specifiche che permettono al giudice di valutare aspetti tecnici altrimenti inaccessibili.

Comprendere le fasi del CTU in tribunale significa navigare attraverso un percorso procedurale rigoroso, dove ogni passaggio è regolamentato dal codice di procedura civile e dalle recenti novità introdotte dalla riforma Cartabia.

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Cos’è il ctu e quando viene nominato dal giudice

Il Consulente Tecnico d’Ufficio è un ausiliario del giudice che opera in virtù dell’articolo 61 del codice di procedura civile, instaurando un rapporto fiduciario con il magistrato per fornire quelle competenze tecniche specialistiche necessarie alla risoluzione della controversia.

La nomina del CTU avviene quando il giudice si trova di fronte a questioni che richiedono conoscenze specifiche in ambiti come l’ingegneria, la medicina, l’economia o l’architettura, materie che esulano dal patrimonio di conoscenze giuridiche del magistrato e che risultano determinanti per la decisione della causa.

Dal 28 febbraio 2023, con l’entrata in vigore della riforma Cartabia, il giudice procede alla nomina attraverso un’ordinanza ex articolo 183 comma 4 che deve contenere non solo il nominativo del consulente scelto dall’albo del tribunale, ma anche i quesiti specifici a cui dovrà rispondere e la data dell’udienza per il giuramento

Le fasi operative della consulenza tecnica d’ufficio

L’avvio delle operazioni peritali rappresenta un momento cruciale che richiede il rispetto di precise formalità: il CTU deve comunicare alle parti e ai consulenti tecnici di parte il giorno, l’ora e il luogo di inizio delle attività attraverso PEC, raccomandata o dichiarazione nel verbale d’udienza, garantendo così il principio del contraddittorio.

Durante la prima sessione, il consulente verifica l’identità dei presenti, controlla la regolare nomina dei CTP, procede alla lettura dei quesiti del giudice e programma le attività successive, raccogliendo le prime istanze e osservazioni delle parti che dovranno essere considerate durante tutto lo svolgimento dell’incarico.

Le indagini tecniche vere e proprie prevedono che il CTU possa compiere accertamenti anche fuori dalla circoscrizione giudiziaria, richiedere chiarimenti alle parti, assumere informazioni da terzi ed eseguire tutti i rilievi necessari per rispondere ai quesiti, sempre nel rispetto del contraddittorio che, se violato, può determinare la nullità della consulenza.

La relazione peritale e il rispetto del contraddittorio

La redazione della relazione peritale segue una procedura articolata in tre fasi fondamentali: il CTU deve innanzitutto trasmettere alle parti la bozza della relazione entro il termine stabilito dal giudice, solitamente fissato in 90 giorni dall’inizio delle operazioni.

Le parti e i loro consulenti tecnici dispongono quindi di un termine, generalmente di 30 giorni, per formulare osservazioni critiche alla bozza, che dovranno essere trasmesse via PEC al CTU e che costituiscono un elemento essenziale del contraddittorio tecnico nel processo civile.

La relazione definitiva, che il consulente deposita telematicamente nel fascicolo del processo entro ulteriori 30 giorni, deve contenere non solo le risposte ai quesiti e la descrizione delle operazioni svolte, ma anche le osservazioni delle parti con una sintetica valutazione su ciascuna di esse, dimostrando così di aver considerato ogni elemento emerso durante le operazioni peritali.

Come diventare ctu: requisiti e formazione obbligatoria

L’iscrizione all’albo dei CTU presso il tribunale richiede il possesso di specifici requisiti professionali e morali: è necessaria l’appartenenza a un ordine o collegio professionale, l’assenza di condanne penali e sanzioni disciplinari gravi, oltre al rispetto degli obblighi formativi continui previsti dalla categoria di appartenenza.

Con la riforma Cartabia e il decreto ministeriale 109/2023, assume particolare rilevanza la formazione specifica sul processo civile e sulle tecniche di conciliazione, competenze che ogni CTU deve possedere per garantire un supporto qualificato al magistrato e per gestire eventuali tentativi di composizione della lite.

In questo contesto, Pedago.it si posiziona come uno dei punti di riferimento per la formazione dei consulenti tecnici, offrendo un corso CTU online accreditato che copre tutti gli aspetti procedurali e sostanziali del ruolo, permettendo ai professionisti di acquisire le competenze necessarie e di mantenersi aggiornati sulle continue evoluzioni normative che interessano questa figura fondamentale del sistema giustizia. Altri corsi molto validi ed affidabili che si possono trovare online sono quello offerto da ISV Group e quello di Unioneprofessionisti.

Arrivato a questo punto, hai compreso come le fasi del CTU in tribunale rappresentino un percorso articolato e rigoroso, dove ogni passaggio richiede competenza tecnica e conoscenza procedurale approfondita. La figura del Consulente Tecnico d’Ufficio non è semplicemente quella di un esperto che fornisce pareri, ma di un vero e proprio ausiliario del giudice che deve saper navigare tra aspetti tecnici e giuridici con uguale maestria.

Ti consigliamo di considerare attentamente il percorso formativo necessario per accedere a questo ruolo prestigioso. La formazione continua non è solo un obbligo, ma un’opportunità per distinguersi in un ambito professionale dove la qualità del proprio operato può fare la differenza nell’amministrazione della giustizia. Ricorda che diventare CTU significa assumere un ruolo di responsabilità nel sistema giudiziario italiano, contribuendo concretamente alla risoluzione di controversie complesse.

Non ci resta che incoraggiarti a intraprendere questo percorso con la consapevolezza che, attraverso una preparazione adeguata e un aggiornamento costante, potrai offrire un contributo significativo al mondo della giustizia civile.